Come Foniatra mi occupo di comunicazione e delle sue patologie. Mi affascinano da sempre i diversi linguaggi che ognuno di noi usa, spesso inconsapevolmente. Linguaggi colloquiali, familiari, professionali, legali, scientifici, pubblicitari , perfino i diversi social hanno diversi linguaggi (post, tweet, reels…)
Andreste in banca a chiedere “Ciao Zì, mi molleresti qualche spicciolo che sono a corto” ?? Oppure potrei come Medico dire a un Paziente “e basta mangiare ‘ste schifezze, che poi mi scocci con il tuo reflusso! ” ???
In questi due anni, come tutti, ho avuto maggiore tempo per studiare il modo di comunicare alla “Doctor Google”. Questi moderni Dulcamara hanno uno stile comune piuttosto semplice, proprio per dare l’impressione di “spiegare la scienza in barba ai professoroni”.
In realtà il linguaggio scientifico è di necessità un linguaggio semplice. Ma spesso richiede delle conoscenze almeno basiche del concetto alla base. “Mamma ho fame” è una frase semplice. Ma se la leggo in coreano avrò bisogno delle basi di quella lingua.
“Doctor Google “ usa invece il linguaggio pubblicitario, con le sue strutture ormai incrollabili e penetrato in ognuno di noi da almeno tre generazioni in modo omogeneo tra le culture.
I punti in genere sono tre : Ti dico una cosa che gli altri non sanno. Così tu saprai riconoscere il prodotto “adatto a te”. Ed evitare di comprare/fidarti degli altri.
Il Metodo Scientifico è un merito tutto Italiano e dovremmo difenderlo anziché combatterlo : lo dobbiamo a Galileo Galilei. Detto semplice, occorre una teoria ed un esperimento che la dimostri, che la possa misurare. Ed altri possono ripetere l’esperimento e compararne i dati. Bacone, Newton, Cartesio ampliarono il discorso con la lotta ai pregiudizi e la necessità di un metodo.
Un esempio recente: sono un ORL, non certo un Galilei o un Newton. Mi occupo da sempre di problemi di olfatto: in genere per i miei Pazienti erano post traumatici o da infezioni.
A febbraio 2020 in breve aumentano i Pazienti con disturbi di olfatto. Sulle prime, inverno milanese, ho ragionato di casi infettivi o iniziali forme allergiche (betulle…) perché con la variante italiana /europea compare il disturbo di olfatto che nei primi ceppi cinesi non era così noto.
Su questo raccomando il lavoro egregio di Marco Capelli che in quei giorni, ORL a Codogno, raccoglieva immediatamente e pubblicava i dati dei Suoi Pazienti, dando informazioni utilissime ( e le controllò e ripubblicò dopo otto mesi ! Questo è metodo scientifico).
Da sempre conoscevamo i disturbi di olfatto da infezioni virali, ma mai prima uno stesso virus aveva dato tanti disturbi in tanti Pazienti contemporaneamente.
Dottor Google cominciava subito a capire “l’interesse di mercato” e postava i primi “rimedi sicuri” - l’interesse era solo ad ottenere Vostri dati e dimostrare il numero di like o di cuoricini : quanti sono guariti ingoiando la famosa arancia messa intera in forno? O dando colpi qui e là alla testa ? Ce ne ricordiamo?? Il linguaggio pubblicitario punta sull’essere ricordato a breve termine. Quello scientifico - vedi il pendolo di Galileo nel Duomo di Pisa - punta alla memoria a lungo termine.
Negli stessi giorni, dato che era evidente che i Pazienti dei nostri studi stavano diventando una goccia in un mare e quindi non potevano dare indicazioni valide sui grandi numeri, il Metodo Scientifico portava i maggiori Centri che già studiavano olfatto e gusto nel mondo a consociarsi nel GCCR (Global Consortium for Chemosensory Researches) un gruppo aperto a tutti, scienziati, medici, esperti a vario titolo, di questi sensi. Sono entrata nel GCCR il 21 marzo 2020 e da allora abbiamo ottenuto decine di migliaia di risposte che hanno permesso di elaborare dati statistici validi e definire le differenze tra l’infezione da SARS CoV 2 e da altri virus, l’andamento nel Long Covid…
I riferimenti per gli articoli, solo alcuni dei molti prodotti dal GCCR in questi due anni - cercate Hummel, Ohla, Parma, Philippott tra gli Autori e ne avrete moltissimi-
Ora è in corso un ulteriore studio internazionale: molti hanno assunto alcuni cibi o bevande in questo periodo “per rafforzare le proprie difese migliorare il proprio stato di salute”. Ed in laboratorio i principi attivi degli ingredienti di alcuni cibi o bevande sembrano in effetti efficaci sul controllo o almeno l’interferenza dell’infezione da SARS CoV 2.
Ma è vero anche nell’uomo? Nel reale? Vale per le diverse varianti (= è stato efficace nelle diverse ondate?) ?? Lo stiamo chiedendo a Voi. E’ il sondaggio di cui parlo nel post che segue.
Il Metodo Scientifico non può procedere in medicina senza il contributo delle persone, che abbiano o non abbiano avuto il COVID.
Se avete avuto la pazienza di leggermi , leggete anche il prossimo post. Poi inquadrate il QR code della Vostra madrelingua e partecipate al sondaggio. GRAZIE !!
Ecco la differenza con le “finte certezze” di Dottor Google: il Metodo Scientifico procede grazie a Voi, il Dottor Google “guadagna su di Voi”.
Ma ricordiamoci di Einstein «Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.»
Bibliografia
Cristancho SM, Goldszmidt M, Lingard L, Watling C. Qualitative research essentials for medical education. Singapore Med J. 2018 Dec;59(12):622-627. doi: 10.11622/smedj.2018093. Epub 2018 Jul 16. PMID: 30009321; PMCID: PMC6301871.
Capelli, M. & Gatti, P. Anosmia and COVID-19 in south Lombardy: Description of the first cases series in Europe. B-ENT 16, 86–90 (2020)
Capelli, M., & Gatti, P. (2021). Anosmia in the first coronavirus disease 2019 outbreak in Europe: Functional recovery after eight months. The Journal of Laryngology & Otology, 135(3), 224-228. doi:10.1017/S0022215121000670
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