Nel 1999 in Brasile il dottor Nedio Steffen, allora presidente della società brasiliana di laringologia e voce, propose una giornata di sensibilizzazione alla disfonia come segnale di malattie della voce, in primis il tumore della laringe. In breve la giornata si diffuse in tutto il mondo e nel sito https://worldvoiceday.org/ potete vedere gli eventi di questo e degli anni passati. A tutt’oggi in Italia rimane un eccesso rilevante di rischio di morte a lungo termine (tempo per la guarigione >15 anni) per i pazienti di età compresa tra i 65 e i 74 anni con tumore della laringe. Fumo, alcool ed infezioni da HPV restano i fattori di rischio maggiori pur se evitabili.
Ma una disfonia non necessariamente è segno di tumore alla laringe: può derivare da abuso vocale per uso improprio della voce, specie se continuato o in ambienti con molto rumore, ma anche da infezioni ricorrenti delle vie aeree o uso protratto di alcuni farmaci…
Il fatto è che il mezzo di comunicazione che caratterizza la specie umana è la voce e che la nostra voce è un carattere identitario molto più del colore dei capelli o della forma fisica : per questo, almeno un giorno all’anno, ricordiamoci della nostra voce, dell’importanza che ha per noi ogni giorno, del gran lavoro che svolge - nessun altro organo può andare alla velocità di movimento delle nostre piccole corde vocali - e non sottovalutiamo disturbi o variazioni che non scompaiono in tre-quattro giorni.
Buona Voce a tutti!
(Ci vediamo alla Voice Marathon della UEP sabato prossimo, se volete)
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